venerdì 5 giugno 2009

Rinnovo dell'Europarlamento: a Strasburgo si deciderà di produzione e cultura del cibo ma i candidati lo hanno dimenticato


Rinnovo del Parlamento Europeo: si vota domani e domenica; l'Italia è chiamata ad eleggere 72 europarlamentari che a Strasburgo decideranno di come si deve presentare e vendere il cibo sugli scaffali: composizione delle etichette con le indicazioni di tracciabilità lungo la filiera e di come attraverso la Politica Agricola Comunitaria (Pac), frutta, verdura, cereali devono essere prodotti nei campi europei.
Centrale per il nostro Paese, terra di eccellenze e tradizioni che fanno del buon bere e del buon mangiare un vanto in tutto il mondo, il ruolo dell'Europarlamento nel decidere e deliberare in materia di agroalimentare e di tutela della tipicità. Centrale ma completamente dimenticato nei confronti che hanno animato la campagna elettorale.
Sul sito di slowfood (www.slowfood.it) nel menu a destra, sotto le stelle della bandierea europea, l'associazione fondata da Carlin Petrin ha pubblicato un appello in 14 punti per una "Nuova Agricoltura in Europa" un manifesto inviato alle segreterie dei partiti e sottoscritto secondo un elenco pubblicato in un link dedicato, da:
1. Vittorio Agnoletto (Rifondazione Comunista - Comunisti Italiani - Socialismo 2000
- Consumatori Uniti.)
2. Leonardo Domenici (Partito Democratico)
3. Claudio Fava (Sinistra e Libertà)
4. Giorgio Ferrero (Partito Democratico)
5. Paolo Ferrero (Rifondazione Comunista-Sinistra Europea)
6. Monica Frassoni (Sinistra e Libertà)
7. Monica Giuntini (Partito Democratico)
8. Sergio Staino (Sinistra e Libertà)
9. Nichi Vendola (Sinistra e Libertà)

Ecco in sintesi i 14 punti:

1) Compatibilità con le regole del commercio internazionale e orientamento del mercato.
2) L'agricoltura di piccola e media scala e le economie locali.
3) Guardare oltre il 2013 per il rafforzamento della "condizionalità", della "multifunzionalità" e dello "sviluppo rurale".
4) Le indicazioni di origine.
5) Incentivi per le giovani generazioni.
6) Attenzione verso le agricolture dell'Est.
7) Cambiamento climatico.
8) Tutela delle sementi di varietà tradizionali.
9) Protezione delle produzioni biologiche.
10) Protezione del paesaggio.
11) Benessere animale.
12) Tutela delle risorse idriche.
13) Tutela delle risorse energetiche.
14) Tutela delle sapienze locali e di genere.

I candidati hanno ignorato questo invito; gli eletti sapranno e vorranno tenerne conto?